giovedì 30 gennaio 2014

Le regine del web: Rossana Turi

Come ogni giovedì facciamo parlare coloro che sono riuscite, con caparbietà e creatività, a farsi conoscere nell'immenso mondo che rappresenta oggi il web. Dopo Veronica Gentili, Carolina Venturini, Rosa Giuffrè e Beatrice Nolli, oggi è il turno di Rossana Turi, autrice di Trepois, wedding planner ed organizzatrice di eventi.

Che cosa è per te il successo? Che cosa vuol dire e che relazione hai con lui?
Il successo è ottenere un risultato, piccolo o grande che sia.
Tutto ha un valore in questa vita ed ogni cosa va apprezzata.
Io mi sento realizzata anche quando sento il buon profumo di una torta preparata da me.
Non so dire se io ed il signor “successo” siamo buoni amici, ogni tanto ci prendiamo qualcosa al bar, chiacchieriamo un po’, ma non abbiamo mai appuntamenti fissi… ci incontriamo per caso e quasi sempre quando sono accompagnata dal signor “massimo impegno”.

Come sei riuscita a conquistare la tua eccellenza? come hai costruito il tuo percorso per ottenere interesse e visibilità? che cosa significa per te
scrivere e soprattutto raccontare di cose di famiglia?
Ho studiato molto e continuo a studiare, diciamo che la multidisciplinarietà è sempre stato il mio forte.
Esco da una facoltà di economia dove ho studiato marketing e comunicazione con una tesi sulla semiotica applicata ad internet e l’usabilità dei siti web.
Poi a soli 23 anni, nella mia bellissima Taranto, ho costituito una società con il mio attuale marito con l’intento di aiutare piccoli imprenditori del territorio a comunicare bene e meglio ed ad utilizzare le nuove tecnologie per migliorare il proprio business.
Ho imparato a progettare siti web, e-commerce, ad utilizzare programmi di grafica, tutto da sola, leggendo libri, blog, confrontandomi con colleghi vicini e lontani.
Poi ho iniziato anche ad organizzare eventi aziendali e privati.
Faccio tantissime cose e questo mi piace.
Il passaparola, i social network ed una comunicazione mirata mi hanno permesso di ottenere una certa visibilità sul web.
Poi i matrimoni sono eventi così empatici che ti permettono di avere una visibilità amplificata. Siamo tutti romantici, persino io!?! 



Quanto conta la propria immagine personale per avere successo nella professione e nella vita?
Sarei estremamente falsa, se rispondessi che l’immagine non conta.
L’immagine conta molto ma non è l‘unica leva per il successo.
Sinceramente non sopporto seguire la moda a tutti i costi, truccarsi per forza prima di uscire, etc
Essere se stessi e sentirsi a proprio agio è la cosa più importante.
Questo vale anche nel mondo virtuale, la rete premia chi è sincero.

Che cosa è per te reputazione personale? quanto conta nella tua esperienza e su che cosa è basata?
Impegno, serietà e precisione sono i miei must.
Se a questo ci aggiungiamo tanta passione e creatività, otteniamo il giusto mix per raggiungere un buon risultato.
E i risultati mi aiutano ad avere maggiore credibilità agli occhi del prossimo committente o della prossima coppia che si affiderà a me. 



Qual è il tuo sogno più grande?
Questa si che è una domanda difficile!
Se devo sparare alto, direi vincere il premio “Marisa Bellisario”, ma più semplicemente mi basterebbe avere una vita ed una famiglia serena e soprattutto, anche se non ho ancora figli,  essere una buona madre.
Questo si che sarebbe un successone!


Puoi dare 3 consigli alle nostre lettrici per aiutarle a raggiungere i propri sogni?
Tre parole: Umiltà, dedizione e coraggio.

E per finire: un consiglio per l’eleganza personale in senso ampio: che cosa non deve mancare ad una donna per avere personalità?
Sorridere e amare i propri difetti. Tanto non possiamo farci nulla, saranno i nostri compagni di avventura e allora tanto vale stare bene con loro!

Parola di curvy!

lunedì 27 gennaio 2014

I tempi della moda

Quando per noi è estate e ancora vestiamo costumi e infradito, per loro è già inverno e sfoggiano pellicce. No, non stiamo parlando di Paesi al di qua o al di là dell'equatore con cicli stagionali tra loro differenti, ma dell'agognato fashion world e di quanto sia un'impresa alquanto complessa corrervi dietro.   


A chi – anche alla più attenta fashion victim – non è capitato di perdersi negli spazi temporali alterni tra realtà e mondo del fashion? Niente più della moda segna l'inesorabile scorrere del tempo, l'alternarsi delle stagioni, dei mesi e persino degli anni, che tra le sue passerelle si mescolano e si confondono.    
Un punto fermo da cui partire per stilare la lista dei giorni da segnare in rosso sul nostro immaginario calendario del fashion è certamente rappresentato dalle fashion week. Momento irrinunciabile per chi ama, segue e lavora nel mondo della moda.   
Passerelle, luci, flash, sorrisi, desideri, acquisti e soprattutto…articoli di giornale, vera anima di queste giornate di puro lusso. Un mix infernale di arte e marketing in cui perdersi e sognare alla ricerca del prossimo acquisto. 
Le Big Four – le quattro famose capitali della moda che ospitano gli appuntamenti con le nuove proposte di tendenza – sono New York, Londra, Milano e Parigi, che seguendo tale ordine presentano in alternanza le loro fashion week.   
Questo il calendario dei prossimi eventi del 2014:   

New York fashion week
Febbraio/Marzo 2014 presentazione della collezione autunno/inverno 2014/2015

London fashion week
Febbraio/Marzo 2014 presentazione della collezione autunno/inverno 2014/2015 

Milano fashion week
19 Febbraio - 25 Febbraio 2014 Milano Moda Donna presentazione della collezione autunno/inverno 2014/2015  
21 Giugno - 24 Giugno 2014 Milano Moda Uomo presentazione della collezione primavera/estate 2015   
17 Settembre - 23 Settembre 2014 Milano Moda Donna presentazione della collezione primavera/estate 2015    

Parigi fashion week
25 Febbraio - 5 Marzo 2014 Ready to Wear presentazione della collezione autunno/inverno 2014/2015   
25 Giugno - 29 Giugno 2014 Men's Fashion presentazione della collezione primavera/estate 2015   
7 Luglio - 10 Luglio 2014 Haute Couture presentazione della collezione primavera/estate 2015   
23 Settembre - 1 Ottobre 2014 Ready to Wear presentazione della collezione primavera/estate 2015  

   
Ma in questi sconvolgimenti temporali non c'è il rischio di perdere l'orientamento e finire per confondere stagioni, stili e tendenze? Tutto corre inesorabilmente e diventa pressoché difficile dire cosa sarà effettivamente di tendenza. 

giovedì 23 gennaio 2014

Le regine del web: Beatrice Nolli la voce della webradio Socializer

Continua la nostra serie di interviste dedicate a coloro che ce l'hanno fatta a trovare la propria strada nella vita con la caparbietà e la creatività che servono. Oggi è il turno di Beatrice Nolli, Consulente Social Media di professione, appassionata di Pinterest fin dalla prima ora, tanto da definirsi un “pinlady accanita”.


Che cosa è per te il successo? che cosa vuol dire e che relazione hai con lui?
Il successo? E' difficile da definire, inteso in senso moderno è sicuramente qualcosa che non conosco e che non è tra i miei obbiettivi. Se invece si parla di successo inteso come "séguito" allora credo sia uno degli argomenti più scottanti dalla nascita dei social network ad oggi ed in questo senso desta sicuramente il mio interesse in relazione alle cose che scrivo o alle campagne che conduco, ma sempre con la giusta distanza che mi consente di aere uno sguardo obbiettivo sulla strategia da percorrere.

Come sei riuscita a conquistare la tua eccellenza nel web? come hai costruito il tuo percorso per ottenere interesse e visibilità?
Lentamente e con cautela. Sono per natura una persona molto dinamica che corre il rischio di essere di corsa, ma la fretta si sa è cattiva consigliera soprattutto in termini di strategia e così anni fa, quando decisi di cambiare vista e diventare libera professionista, ho imparato a stare da parte, a costruire con calma e serenità la mia peculiare presenza in rete, conciliando anche il mio essere donna, mamma, persona. Sicuramente questo "ritmo" cauto non mi ha dato subito grandi numeri, ma le soddisfazioni col tempo non sono mancate e la rete di contatti costruita in questo "tempo" è sicuramente il bene più prezioso che si possa ricevere dalla rete sia in termini professionali che di rapporti umani.


Quanto conta la propria immagine personale per avere successo nella professione e nella vita?
"Avere cura" è un'attitudine che si riflette in tutte le cose che ci riguardano, pertanto presentare un aspetto curato per me è sinonimo di una persona che pone attenzione, in modo naturale, a qualsiasi aspetto della propria vita, ma attenzione: non credo sia vero il contrario :)

Che cosa è per te reputazione personale? quanto conta nella tua esperienza e su che cosa è basata?
La reputazione personale è quanto di più importante per un professionista sia offline che online, grazie ad essa è possibile costruire quella rete di stima necessaria per poter proseguire il proprio cammino professionale. La reputazione si basa su ciò che "si fa", soprattutto quando si tratta di atti che sono compiuti in rete, come sappiamo infatti "scripta manent" e pertanto la permanenza dei contenuti è in questo senso un'arma a doppio taglio, da questa considerazione nasce la strategia della lentezza e cautela! :) Ma come dicevo la reputazione è fatta anche di offline ed è importantissimo dare e ottenere conferme, nella vita tangibile ,di ciò che si è costruito online, quando questo accade nascono meccanismi di fiducia e stima che costruiranno la reputazione reciproca.


Qual è il tuo sogno più grande?
Una domanda da un milione di dollari!!! Il mio sogno più grande è la tranquillità, potersi permettere di vivere in maniera serena sempre, sarebbe una grande conquista in questo momento così difficile per tutti. Ma forse più che un sogno questa è un'utopia! :) Parlando di cose più terrene uno dei miei sogni più grandi è quello di vedere realizzato uno spot pubblicitario ideato da me, da bambina guardavo un telefilm "Vita da strega" e invece di immaginarmi "strega" mi vedevo nei panni del marito, il pubblicitario alle prese con prodotti da lanciare! :)
f) puoi dare 3 consigli alle nostre lettrici per aiutarle a raggiungere i propri sogni?
Dare consigli è sempre una cosa ardua soprattutto senza conoscere direttamente l'interlocutore, ad ogni modo utilizzerò una formula che ho già usato per indicare un percorso a chi volesse diventare Community Manager: attitudine, formazione, esperienza.
Comprendere quali sono le proprie attitudini è fondamentale per poter iniziare un percorso di avvicinamento ai propri sogni; formarsi per capire a pieno i mezzi che possono portarti verso la meta; fare esperienza per confrontarsi con i propri sogni e comprenderne al meglio ogni aspetto. Aggiungo anche "cambiamento", probabilmente per avvicinare i propri sogni è necessario un cambiamento, nel mio piccolo ho dovuto cambiare molte cose per raggiungere il sogno di poter gestire il mio tempo facendo una professione che mi appassioni ogni giorno e mi dia la possibilità di veder crescere mia figlia. Non è tutto oro quello che luccica ma sicuramente le strade ci sono e possono essere percorse con impegno.

E per finire: un consiglio per l’eleganza personale in senso ampio: che cosa non deve mancare ad una donna per avere personalità?
La personalità! Credo che debba emergere in tutto quello che fai o che sei, ma deve essere tua non di qualcun altro. Non bisogna avere timori nell'esprimere se stessi, mi rivolgo soprattutto alle giovani donne (adesso mi sono tirata la zappa sui piedi e così sarò etichettata come "vecchietta del web"!! :) ). Se si è creativi la propria immagine deve dimostrarlo, se si è minimalisti idem, lasciarsi semplicemente trasportare dalla corrente non impedirà alla propria personalità di emergere prima o poi e allora sarà bene esserne padrone.

martedì 21 gennaio 2014

L'eleganza è innata

Si parla sempre di come sia vestita e che abiti indossi una persona, con conseguente giudizio finale: è elegante o no?

Ma l'eleganza è innata. L'eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario! Si può imparare ad essere vestiti bene, ma non necessariamente si impara ad essere eleganti. Ci si muove in un certo modo, ci si siede in un certo modo. Le mani, il viso hanno un atteggiamento elegante nelle movenze.

Non significa bellezza. L'eleganza ha dei codici tutti suoi.

Tutte le donne aspirano ad essere eleganti e, senza capire il vero senso di questo termine, comprano, in una vita, tonnellate di abiti, borse, scarpe. Le abbinano anche bene, a volte in maniera troppo banale e piccolo borghese come la borsa dello stesso colore del cappotto o abbinata alle scarpe, old style. Ma non sono affatto eleganti.

L'eleganza non è neppure legata all'altezza e al peso. È un regalo, una dote naturale. 

Una delle foto più belle e più pubblicate di Jackie Kennedy è quella di lei, a piedi scalzi, per le vie di Capri con una t-shirt nera e un paio di pantaloni bianchi. Nella sua assoluta semplicità, la quintessenza dell'eleganza.

E quindi se l'eleganza è un atteggiamento, un'attitudine, non significa che una donna non possa essere vestita bene. Anzi, ci sono moltissime donne capaci di abbinare in una maniera fantasiosa e stravagante abiti e accessori diversi e crearsi un tipo, un personaggio.

Avere personalità aiuta nel trovare un proprio stile e sembrare anche eleganti agli occhi dei più. L'importante è sempre trovare un modo personale di indossare gli abiti e, se non è proprio eleganza pura, sarà almeno espressione di grande personalità.

venerdì 17 gennaio 2014

Le protagoniste del web: Rosa Giuffré

Nella nostra ricerca all’interno del mondo blogger, siamo venuti a conoscenza di una delle più interessanti sorprese del web. 
La nostra chiacchierata del giorno ci ha portati alla corte di Rosa Giuffrè, ideatrice di “Futurosemplice”. 
Scopriamo insieme che cosa ci ha svelato di sè!

Che cosa è per te il successo? che cosa vuol dire e che relazione hai con lui? 
Il successo per me è realizzare ciò che è nel tuo cuore, la tua passione. Non lego il concetto di successo solo alla sfera lavorativa ma, assolutamente anche alla sfera personale. Credo che la differenza sta nel non confondere il concetto di essere “noti” con ciò che è invece la realizzazione dell’uomo. Molti credono infatti che l’essere famoso corrisponda necessariamente al più alto grado di soddisfazione… quale errore! La realizzazione dell’uomo sta nello strutturare la propria anima e seguire così ciò che ti rende felice e che non necessariamente corrisponde all’essere famoso ai più. Io non credo di avere avuto ancora successo… diciamo che mi son presa per ora delle gran belle soddisfazioni personali e se penso ad ognuna di loro le associo alla fatica e all’impegno che ci ho messo per realizzarle.

Come sei riuscita a conquistare la tua eccellenza nel web? come hai costruito il tuo percorso per ottenere interesse e visibilità? 

Sono laureata in comunicazione e marketing e mi mancava una conoscenza approfondita del mondo social.
Così ho aperto il mio blog www.futurosemplice.net in cui parlo di comunicazione, organizzazione di eventi e “positive life”, che è diventato prezioso strumento tramite il quale esprimere le mie idee e nel frattempo studiare sul campo le dinamiche di interazione sui social. Non ho mai voluto abbassare la qualità dei miei contenuti. Intendiamoci: non mi reputo più brava di altri ma, se non ho nulla da dire non pubblico niente… così come mi è capitato di scrivere e pubblicare nel bel mezzo della notte! Non mi son fatta prendere cioè da quelle dinamiche che ti impongono di essere presente necessariamente e ad ogni costo. Ho cominciato a conversare con le persone che pubblicavano argomenti di mio interesse tralasciando persone e influencer che non mi piacevano per stile comunicativo. Con cortesia e garbo questi contatti sono diventati fedeli lettori e si sono sviluppate delle vere amicizie. La partecipazione agli eventi in real è stata fondamentale e da qui all’essere coinvolta in progetti interessanti il passo è stato breve. 

Quanto conta la propria immagine personale per avere successo nella professione e nella vita? 
Per “immagine personale” cosa intendi? L’aspetto fisico? Be sarebbe ipocrita per un’esperta di comunicazione dirti che non sia importante ma, credo, sia necessario precisare alcuni punti. Non si tratta di immagine “estetica” e di finzione: al web non interessano i “bellocci” ma le persone interessanti! Strano concetto vero? Uno strumento che non ti permette il contatto diretto riesce a guardarti dentro? Strano ma è la realtà!  Il web e soprattutto la partecipazione alle dinamiche social, rivela chi sei, è trasparente, non se ne fa nulla di persone finte perché non reggono. Col web integri chi sei professionale e non, non esiste differenza “professione e vita” e non c’è spazio per incongruenze. Non importa che tu sia bello o brutto secondo i canoni standard, la questione è che devi avere un’immagine coerente a ciò che proponi, che dichiari e che è parte di tutto il pacchetto e della tua brand identity.
Io ho sempre scelto la strada della sincerità, così come scrivo, così come mi pongo sorrido o mi arrabbio: io sono senza filtri e questo, mi rendo conto, è apprezzato.
Che cosa è per te reputazione personale? quanto conta nella tua esperienza e su che cosa è basata?
La reputazione personale è un concetto importante nella vita di ognuno, in ogni campo. Spesso ciò che “dicono di te” precede il tuo arrivo I più bravi la chiamanopersonal branding ovvero la capacità di costruire nel tempo e con le tue azioni una reputazione talmente forte da considerarti un brand. Ciò che a mio avviso è veramente importante è capire che le tue azioni, le tue scelte esprimono ciò che sei e chi sei. Non esiste più il semplice curriculum ma, la tua presenza online a decretare il tuo successo e, spesso, ciò che dice di te la gente (vedi l’utilizzo di feedback nelle attività commerciali turistiche ad esempio!). Anche questo concetto è da considerare e da calibrare perché se per molti “tu sei quello che dice di te la gente” io invece credo che ci debba sempre essere quella lucidità personale che ti fa approfondire e non giudicare una persona da una sua azione, basta verificare oltre il proprio naso. Mi riferisco in particolare a errori di valutazioni, o scivolate che essendo umani, a noi tutti capita di fare e che spesso vengono subito giudicate come #fail. Io non amo questo atteggiamento inquisitore che spesso la rete ha: lo trovo veramente violento e lontano dal mio modo di essere… ma questa è un’altra storia.

Qual è il tuo sogno più grande? 

Portare il concetto #futurosemplice nel cuore di tanti: mi piacerebbe far capire alle persone che spesso i problemi ce li creiamo noi e che è il momento di riscoprire l’essenzialità dei rapporti, dei sentimenti. Questa crisi ce lo impone: l’individualismo non serve e non ha portato a nulla… la vita va condivisa. Vorrei, tramite l’organizzazione dei miei eventi, favorire questa teoria… infine vorrei aprire un giorno una casa famiglia, uno spazio aperto… il “circolo dei talenti” in cui ragazzi e adolescenti si sentano liberi di esprimere la propria creatività attraverso ogni forma artistica… 
Ops… avevi detto un solo sogno?
Puoi dare 3 consigli alle nostre lettrici per aiutarle a raggiungere i propri sogni? 
Guarda in alto: lo sguardo chino è proprio di chi non è fiero di essere com’è! Tu sei unica e già questo è meraviglioso non credere a chi dice il contrario o ti fa sentire male!
Fai ogni giorno, ciò che ti piace anche se fosse per soli 5 minuti! Smetti di dire “mi piacerebbe”. Leggi? Impasti una torta? Corri? Fallo. Ora.
Non temere di fare scelte coraggiose e drastiche l’uomo è nato per essere felice… il tuo cuore sa cosa intendo.
E per finire: un consiglio per l’eleganza personale in senso ampio: che cosa non deve mancare ad una donna per avere personalità? 
Un linguaggio garbato e non volgare, un abbigliamento che rispecchi il suo modo di essere (gli eccessi in ogni senso sono inutili), la capacità di ascoltare e di conversare ma soprattutto… un sorriso smagliante… l’accessorio indispensabile che trasforma il viso di ogni donna!

giovedì 16 gennaio 2014

Le età della Bellezza!

A 20 anni la bellezza esplode, in tutti i sensi.
A 40, età magica, si fanno i primi conti con una "morbidezza" sensuale che va però tenuta sotto controllo.
A 50 o più i bilanci sono inevitabili e il tempo diventa finalmente un alleato. Possiamo dedicarci maggiormente a noi stesse, alla nostra routine di bellezza.



Abbiamo voluto raccontare le età della Bellezza non per sottolineare il tempo che passa, ma perchè siamo convinte che in ogni periodo della vita piacersi  (e piacere) sia possibile, impegnandosi con metodo, prodotti giusti e un pizzico di ironia, senza cadere nella trappola di accanimenti eccessivi, a volte patetici.
Se come affermava Oscar Wilde in Penna, matita e veleno, "Tutte le cose belle appartengono alla stessa epoca", dobbiamo essere ottimiste e fiduciose che la Bellezza, quella vera, quella che traspare dal viso, dal corpo e soprattutto dal cuore, non ha età. E migliora vivendo.

Cristina Milanesi

martedì 14 gennaio 2014

Milano presenta un'inedita Coco Chanel

"La natura ti da la faccia che hai a vent'anni, è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant'anni." Coco Chanel, esempio di stile, cura ed eleganza per tutte le donne.

Fino al 2 marzo 2014 Milano presenta la mostra "Coco Chanel: un Nuovo Ritratto Dipinto da Marion Pike. Parigi, 1967-71",presso le sale espositive al pianoterra di Palazzo Morando.

Dopo l'inaugurazione al pubblico alla Fashion Space Gallery di Londra lo scorso 4 settembre, la rassegna a cura di Amy de la Haye, docente di Storia del Costume e Curatela del London College of Fashion, fa tappa nella capitale italiana della moda.

L'esposizione di dipinti, abiti, fotografie e documenti esplora e presenta al grande pubblico le biografie, l'amicizia e l'intesa creativa tra due donne di straordinario talento del ventesimo secolo: la couturière francese Gabrielle Bonheur Chanel (1883 – 1971), in arte Coco Chanel, e l'artista californiana Marion Pike (1913 – 1998).
 


Un'esposizione preziosa che rivela un mondo inedito, quello in cui si muoveva la grande stilista francese, anche fuori dalle luci della ribalta, e che conferma le inevitabili interconnessioni tra moda, costume, arte e cultura: un mix che ha portato Milano a diventare capitale della creatività e meta di artisti da tutto il mondo.

Marion Pike conobbe Coco Chanel a Parigi nel 1967, quando dipinse il suo ritratto. La storia della loro amicizia svela una dimensione inedita della stilista francese. Da qui il significato del titolo della mostra  "Un nuovo ritratto dipinto da Marion Pike", ovvero la rivelazione della natura più intima e autentica di Chanel. 

Amica personale e ritrattista di personaggi dello spettacolo, collezionisti d'arte e altre celebrità, Marion Pike è stata una pittrice di talento e una ritrattista nota per le sue opere spesso di grandi dimensioni. 

L'artista eseguì almeno tredici ritratti di Coco Chanel. Tra i cinque presenti nella rassegna di Palazzo Morando spiccano i monumentali "Chanel – Big Head" del 1967 e "Chanel in her Atelier" sempre dello stesso anno, affiancati da nature morte e vedute parigine. 


La mostra comprende capi d'abbigliamento appositamente disegnati da Coco Chanel fra il 1967 e il 1969 per Marion Pike e sua figlia Jeffie. Correda il percorso espositivo un'ampia collezione di fotografie di Marion Pike, Coco Chanel e di numerosi altri personaggi, oltre a documenti personali e lettere che dimostrano l'amicizia fra l'artista e la stilista.

Tutte le opere esposte provengono dalla collezione di Jeffie Pike Durham, figlia di Marion, che conobbe Chanel nel 1968 e in seguitò divenne archivista della madre. 

giovedì 9 gennaio 2014

Le protagoniste del web: Carolina Venturini

Continua la rubrica dedicata alle protagoniste del web. Dopo Veronica Gentili è il turno di Carolina Venturini, autrice del blog "Sotto i fiori di lillà" diventato anche un libro e fondatrice del sito Scritture Social.





a) che cosa è per te il successo? che cosa vuol dire e che relazione hai con lui?
Il successo, per me, è un risultato che potrò valutare quando sarò anziana, sedendomi su una panca di legno, sotto a un salice mosso dal vento. E' un traguardo che non possiedo e non potrò dire di aver ottenuto fino a quando non avrò percorso tutte le tappe del mio destino professionale. Non ho una relazione con lui perché, in questo momento storico della mia carriera, posso dire di essere agli inizi e di avere molta strada da percorrere, molti errori da compiere e da cui imparare e molte idee da tramutare in strategie, in obiettivi raggiunti. 
In questi primi quattro anni di lavoro sul web, ho visto decollare alcune proposte presentate sul mio blog "Sotto i fiori di lillà" e mi sono sperimentata in molti ambiti diversi, per curiosità e desiderio di sperimentazione. Ho capito che cosa mi piace, che cosa non fa per me, dove sono in grado di lavorare ininterrottamente e dove, invece, fatico a mettere insieme cinque minuti di concentrazione produttiva. E' un buon punto di partenza. Sto entrando in una fase di sviluppo, nella quale c'è spazio per un genere diverso di risultati, più concreti, meglio retribuiti, diffusi su scala più ampia. Ho trovato una valida alleata in questo percorso lavorativo e insieme alla mia collega sto mettendo le basi per uno studio associato di comunicazione e marketing. Il nostro successo è tutto da costruire, ma noi ce la stiamo mettendo tutta e ho fiducia nell'impegno e nel prodotto a cui stiamo dando forma. Dal blog "Sotto i fiori di lillà" è nato, inoltre, il progetto "Scritture Social", che amo definire come un mondo dedicato alla crescita professionale e personale dei professionisti del web. Scritture Social è un ambiente multi dimensionale, dinamico e creativo, nel quale propongo la mia personale visione di libertà applicata allo sviluppo personale e al lavoro autonomo. Il successo, anche in questo caso, è tutto da costruire ma ho dalla mia parte delle persone motivate, competenti e sensibili, le quali sapranno portare la loro umanità ed esperienza come valore aggiunto di ogni contributo proposto, sia esso formativo, progettuale o comunicativo.

b) come sei riuscita a conquistare la tua eccellenza nel web? come hai costruito il tuo percorso per ottenere interesse e visibilità?
Come per il successo, la mia eccellenza è una realtà da costruire. La posso immaginare come una pianticella da poco sbocciata, bisognosa di molte cure. Per conquistare l'eccellenza dovrò rivedere molti errori di valutazione e comportamento commessi e apprendere delle lezioni fondamentali per la mia crescita professionale. Sto studiando molto, in questo periodo e mi sto dedicando alla ricerca perché sto scrivendo un e-book dedicato al web marketing. Questo e-book prende forma dai contenuti proposti nel blog "Sotto i fiori di lillà", ma amplia gli argomenti proposti con dati aggiornati e temi nuovi per ogni mondo affrontato (formazione, lavoro in particolare). Nonostante io stia costruendo la mia eccellenza e il mio successo, posso dire, però, di essere riuscita a creare molto interesse e visibilità proprio grazie al blog "Sotto i fiori di lillà". All'interno di queste pagine ho raccontato la mia storia personale di giovane neo laureata (all'epoca) straniera (friulana) in cerca di lavoro in terra straniera (Roma). Ho condiviso le tappe del mio viaggio, dai corsi formativi ai lavori non retribuiti accettati, per un periodo, per fame di esperienza. Ho trasmesso la mia rabbia e la mia voglia di riscatto; ho parlato con le persone del mio dolore per non veder riconosciuto il mio diritto al lavoro. I lettori parlavano con me sul blog, via e-mail, su Facebook. Con alcuni ho passato anche dei week end in vacanza, a vedere città d'arte. Ho aperto il blog alle esperienze di queste persone e ho cercato di coinvolgere gli amanti della scrittura in iniziative amatoriali, senza pretese, dedicate alla scrittura di racconti per il semplice e puro, ultimo fine, dello scrivere per amore della scrittura. Credo che questo mix di emozioni, empatia, informazioni e rapporto abbia contribuito a costruire la mia piccola porzione di visibilità. 



c) quanto conta la propria immagine personale per avere successo nella professione e nella vita?
L'immagine personale conta moltissimo: se mi incontri per strada, per esempio, non pensi a me come a una professionista, ma mi vedi solo come una ragazza giovane, con un groviglio dentro abissale, agli antipodi della moda. Questa mia immagine poco curata sotto l'aspetto fashion ha influito molto sulla buona riuscita di alcune contrattazioni: come ci si può affidare a un pulcino bagnato per sbancare nel mondo degli squali del business? Non si può. Quello che mi ha penalizzato fino ad ora è stata la persistente assenza di consona retribuzione, che mi ha impedito, in tutti questi anni, di costruire un guardaroba degno di una professionista. Non mi sono mai potuta permettere nemmeno l'acquisto dei dispositivi tecnologici più alla moda o di cambiare di frequente il mio smartphone per essere sempre sintonizzata con le tendenze hi-tech più aggressive. Dovendo sopravvivere nella jungla romana, l'attenzione al trucco e parrucco è stata pressoché inesistente perché la mia attenzione principale era rivolta al pagamento delle utenze e della formazione scolastica: la French Manicure rientrava nella sotto classifica delle cose che "un giorno farò, se potrò".  Questa pesante discrepanza mi ha danneggiato molto. Per questo ho deciso di iniziare, insieme alla mia collega di cui parlavo poc'anzi, un percorso per riappropriarmi della mia immagine femminile. So che può sembrare controproducente parlare di questo disastro nell'immagine, ma credo che, fra le lettrici di questa intervista, ci saranno di sicuro persone che hanno dovuto scegliere fra sopravvivere e comprarsi l'ultima borsa di Prima Classe e sono certa che anche nel mondo del web ci siano persone bisognose di ristrutturare la loro immagine personale e professionale sia in chiave estetica, sia in chiave fashion. Questo sarà uno dei percorsi proposti in Scritture Social: con i miei colleghi stiamo cercando di codificare e rendere disponibile e usabile dalle persone la nostra esperienza e i passi che tutti noi stiamo intraprendendo per cambiare passo.

d) che cosa è per te reputazione personale? quanto conta nella tua esperienza e su che cosa è basata?
La reputazione personale, in Italia, conta molto. Bisogna considerare i dati sulle ricerche effettuate dai responsabili delle risorse umane sui candidati di loro interesse e non ci si deve dimenticare dell'attitudine al gossip. Le persone sono curiose e, al tempo stesso, possono essere maligne. Essere inattaccabili sul web è un obiettivo per molti community/content manager/esperti di settore. Tutto il proprio successo ruota intorno al "cosa pensa di me la gente" e quanto positivo è il giudizio degli altri su di me. Non ci si valuta in base al proprio metro individuale, ma a ciò che Google dice sul proprio conto. E' una distorsione della realtà molto pesante ma è anche la strada maestra per trovare lavoro in questo periodo. Ogni piano di marketing si basa sulla reputazione del brand e le persone sono in grado di spendere milioni per percorsi dedicati al personal branding così come affidare la gestione della propria reputazione online da parte di società terze. Sul web, la reputazione personale è composta da piccole, ma significative, tessere del puzzle intero che è la persona. Chi sia la persona reale, dietro al nome imposto come "specialista", non interessa a nessuno. Mi è capitato, di recente, di essere pesantemente attaccata sul web da quelli che, ho scoperto poi, essere dei colleghi in concorrenza. Gli attacchi sono stati frontali all'interno di un progetto che avevo creato per hobby (e che sto ristrutturando per uno sviluppo lavorativo futuro). Questi episodi spiacevoli, studiati a tavolino per farmi un danno, non hanno avuto, tuttavia, un grande impatto sulla mia reputazione personale. L'effetto più significativo l'ho registrato nella mia opinione di me stessa.Sono stati utili, comunque, perché mi hanno insegnato ad essere più cauta e a non rinunciare a una passione perché a qualcuno non riesce tollerabile il mio raggiungere obiettivi... anche se si tratta solo di un social hobby. Avere a che fare con i troll è sempre complicato, per chiunque. Sento di dover lavorare sodo per il miglioramento della mia reputazione personale e professionale anche se credo che questo, alla lunga, sia un processo simile all'entrata in gabbia di una tigre. Vivere per fare in modo che gli altri pensino sempre e solo bene di te è un'impresa titanica, capace di accecare.




e) qual è il tuo sogno più grande?
Il mio sogno più grande è diventare una scrittrice, che vive grazie ai suoi romanzi. Sogno di rilevare un casale nella mia terra d'origine, il Friuli Venezia Giulia e di avviare delle attività dedicate alla crescita personale e alla comunicazione al suo interno. Vorrei ci fosse uno spazio verde quasi illimitato per far correre i miei cani e vorrei riuscire a sposarmi, un giorno. 

f) puoi dare 3 consigli alle nostre lettrici per aiutarle a raggiungere i propri sogni?
I miei consigli nascono dall'esperienza diretta. 
Il primo è: 
- Seguite il vostro istinto, costi quel che costi. Troppe donne non sanno dire che cosa vogliono nella vita, scegliendo e vivendo in base a quello che gli altri dicono sia giusto fare. Poi ci trova a pensare: non so chi sono, non so cosa voglio, esisto per davvero oppure sono solo un insieme di pretese altrui? Ci si chiede: vale la pena vivere così? Bisogna sperare non sia passato troppo tempo per cambiare strada. La pancia sa tutto. L'istinto guida verso il percorso migliore, per crescere, apprendere, cambiare idea e trovare nuove strade. 
Ho seguito il mio istinto e a 24 anni ho cambiato tutto: regione, facoltà, casa, abitudini. Tutto per seguire l'istinto che mi urlava forsennato nel cervello:"Devi scrivere!". Ho perso la scrittura dietro alle incombenze della disoccupazione e l'istinto si è manifestato di nuovo, urlandomi la stessa identica frase, con l'aggiunta della grancassa, per sottolineare il concetto. Ho iniziato un corso di scrittura creativa e ho incluso lo scrivere nei miei progetti di vita. Il mio sogno è scrivere e, se non lo faccio, muoio dentro. L'abisso in cui scivolo quando mi si congelano le mani è indicibile. Il mio alleato, l'istinto, mi viene in soccorso con una coperta di spine e mi esorta a muovermi per trovare il calore del mio destino. 

Il secondo consiglio è: 
Cercate i vostri occhi. Ci si giudica con gli occhi degli altri. Le opinioni altrui contano più di quello che noi stesse pensiamo della nostra persona, scelte, vita. Non c'è sogno che si possa realizzare se chi conta per davvero sono gli altri. I nostri sogni sono i nostri. Gli altri hanno i loro. Noi stesse dobbiamo essere querce di riferimento per noi e il nostro specchio devono essere i nostri occhi dell'anima. Noi conosciamo la nostra verità e non c'è niente che valga di più del nostro mondo per noi. Questo influisce sul nostro reddito perché l'insicurezza traspare da ogni poro così come il bisogno di compiacere apre le strade alla manipolazione e ai furti di idee, progetti. 

Il terzo consiglio è:
- Costruite autostrade dai vostri errori. Tutti sbagliano, tutti cambiano idea, tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto bisogno di chiedere scusa o di ricevere delle scuse. Tutti, prima o poi, siamo passati nel muro di fuoco della rabbia e abbiamo agito senza pensare. I sogni si realizzano anche attraverso il processo alchemico di trasformazione dell'errore in opportunità, attraverso il filtro della consapevolezza. Se avete commesso un errore, avete vissuto e da questo potrete trarre un insegnamento da rivendere nei vostri progetti futuri oppure fare la differenza per qualcuno, guadagnando la gratitudine delle persone con questo atto di generosità. 

Istinto, vista e umanità sono degli alleati potenti per costruire la realizzazione del vostro sogno. 

g) e per finire: un consiglio per l’eleganza personale in senso ampio: che cosa non deve mancare ad una donna per avere personalità? 
Il cuore. 





martedì 7 gennaio 2014

Coloriamo il 2014 di... Radiant Orchid!

Ogni anno Pantone, l’autorità mondiale del colore elegge una nuance rappresentativa dell’anno che andremo ad affrontare.
Il 2013 è stato l’anno del verde smeraldo di Emerald, Pantone 17-5641,  simbolo di crescita, rinnovamento e prosperita.
Il 2012 il colore di tendenza Tangerine Tango, Pantone 17- 1463  rosso caprifoglio tendente al rosa, colore ispirato alle sfumature di un tramonto radioso, Tangerine Tango sposa la vivacità e la scarica di adrenalina del rosso con la cordialità e il calore del giallo, per formare una tonalità magnetica che emana calore ed energia.


Il 2014 sarà l’anno di Radiant Orchid, Pantone 18-3224. Attenzione, ci dicono gli esperti,  Radiant Orchid non è un viola chiaro, e non è nemmeno lilla scuro. Il Radiant Orchid, è un mix tra fucsia e viola con un pizzico di blu: un colore che ricorda la sfumatura dell'orchidea da cui prende il nome; un punto di viola più leggero rispetto al tono caldo e carico e più "di carattere" se paragonato al lilla delicato e tenue.

Radiant Orchid si caratterizza nella gamma cromatica per catturare lo sguardo e stimolare l'immaginazione, afferma Leatrice Eiseman,executive director del Pantone Color Institute. 
"Un invito all'innovazione, Radiant Orchid incoraggia la creatività e l'originalità, qualità degne di sempre più ampia considerazione nella società contemporanea. Un mix armonioso e affascinante di sfumature fucsia, viola e rosa, ispira fiducia ed emana grande gioia, amore e benessere. È un viola accattivante, un colore che attrae con il suo fascino seducente."

Questa particolare sfumatura, protagonista dei prossimi dodici mesi, tingerà di «fiducia e ottimismo» le passerelle, gli accessori, gli arredamenti interni, cuscini, copriletti e pareti. E grazie alla sua versatilità influirà anche il settore dei cosmetici di rossetti e ombretti.

Radiant Orchid indossato sta bene a tutti, donne e uomini. Per quanto riguarda il trucco è una tinta vitale che fondendo tonalità calde e fredde si adatta a qualsiasi colore di occhi e di capelli.

La sfumatura Radiant Orchid, un viola accattivante ed enigmatico,  ha molteplici sfaccettature e cambia personalità a seconda di quale altra nuance gli accosteremo: diventa sexy se abbinato al rosso, innocente se combinato con il lavanda, esotico quando è  accostato al giallo o al verde, raffinato con grigio, tortora o beige.

Questa dunque la decisione  di Pantone  che con la scelta del Color of the Year  influenza l'industria della moda, del design e della grafica. Attenzione la scelta non è mai casuale: per determinare il colore dell’anno Pantone setaccia il mondo alla ricerca di nuove e innovative soluzioni cromatiche. Fonti di ispirazione sono, per esempio, i film di prossima uscita, eventi sportivi, innovazioni tecnologiche, artisti emergenti, mostre, popolari mete di viaggio e «altri fattori socio-economici».


E gli stilisti come hanno reagito? La coppia di gemelli Dean e Dan, titolare del marchio Dsquared2 ha già proposto delle giacche di taglio maschile con i revers in Radiant Orchid o dei bustini iperfemminili caratterizzati da ricami e decorazioni nello stesso tono. Anche Manolo Blahnik ha presentato per la prossima stagione estiva una linea di scarpe con l'iconica punta stretta nella variante orchidea.


sabato 4 gennaio 2014

Il marketing di Ikhona: ascoltare prima di pianificare

Ci viene così facile: e spesso abbiamo anche ragione. Perché abbiamo esperienza, entusiasmo, passione. Eppure tutti consigliano di fare il contrario, e a ben vedere se ci mettiamo ad analizzare cosa ci è capitato non possiamo non essere d’accordo anche noi.


Ascoltare tutto prima di saltare alle conclusioni è sempre meglio, è la strada vincente per arrivare prima in fondo e raggiungere il nostro scopo.

Lo suggerisce in questo inizio d’anno Seth Godin in questo post apparso sul suo (micro)blog che bisogna segnarsi e tenere da conto. Anzi questo articolo di Seth, un vero genio del marketing e della comunicazione, sarà il pretesto per farvi conoscere una serie di esperti mondiali della vendita per passaparola o comunque della comunicazione diretta.
Torniamo a noi.


Ascoltando possiamo cogliere cosa realmente preoccupa l’amico e aiutarlo a trovare la strada giusta. Ascoltando possiamo fare quelle domande che lo spingono a chiarirsi le idee, da solo –ricordate? Meglio comperare che vendere!- e con delicatezza accompagnarlo nel processo di decisione.

Per poter vendere con il passaparola, fosse anche solo una idea, è necessario che il nostro interlocutore si fidi di noi. Saperlo ascoltare è uno dei passi fondamentali.

Come ve la cavate con l’ascolto?